Impostare un’analisi di stabilità di un versante necessita, innanzitutto, della messa a punto di un modello geologico-tecnico di riferimento in base al quale andare a individuare gli approcci analitici più adeguati da adottare. La distinzione tra processi di frana di prima o seconda generazione come anche la loro differenziazione, in termini di meccanismo ed attività, sono ulteriori criteri che indirizzano verso un’ottimizzazione degli approcci di analisi alla stabilità dei versanti, sia in terra che in roccia, e ad una loro corretta impostazione.
Molti sono gli approcci analitici divenuti appannaggio della comunità professionale che si confronta con le tematiche della stabilità di versanti; tra questi, gli approcci all’equilibrio limite globale e i metodi di analisi tenso-deformativa intrepretano due distinte logiche nell’impostazione teorica e pratica all’analisi di stabilità rivolgendosi, di fatto, a diversi ambiti applicativi.
Docente: Salvatore Martino
Durata: 23 ore
Corsi:
Analisi di stabilità di versanti naturali: modellazione geologico-tecnica
Analisi di stabilità di versanti naturali: modelli analitici con approcci ELG
Analisi di stabilità di versanti naturali: frane su versanti in roccia
Analisi di stabilità di versanti naturali: modelli analitici con approcci tenso-deformativi
Nel corso degli ultimi due decenni, le tecniche per la valutazione del rischio da crolli in roccia, le metodiche di progettazione e le tipologie di opere da realizzare per la mitigazione del rischio hanno visto grandi progressi.
Tuttavia, data la natura del fenomeno caratterizzata da aleatorietà e incertezza sia nella fase di valutazione che nella fase di progettazione degli interventi, non sempre è del tutto chiaro il workflow da seguire per la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio, in un settore in cui la figura professionale del geologo svolge un ruolo predominante rispetto a quello degli altri progettisti.
Docente: Davide Bertolo
Durata: 10 ore
Corsi:
Caduta massi: dall'analisi del fenomeno alla valutazione del rischio
Caduta massi: interventi per la mitigazione del rischio
I sistemi geosintetici rappresentano, ormai da alcuni decenni, una soluzione ampiamente adottata dal comparto del settore delle costruzioni, sia nell'ambito progettuale che nell'ambito dei sistemi costruttivi tipici dell'ingegneria geotecnica ambientale.
I materiali appartenenti a tale categoria consentono di risolvere numerose problematiche, spaziando dal drenaggio al miglioramento geotecnico dei terreni mediante inclusione di elementi di rinforzo, al controllo dell'erosione e all'impermeabilizzazione delle opere.
Queste soluzioni le ritroviamo impiegate nelle opere tipiche dell'ingegneria geotecnica strutturale quali rilevati in terra (sia stradali che ferroviari o nell’ambito idraulico), opere di sostegno flessibili, strutture per il contenimento della caduta massi, invasi artificiali ed opere per lo stoccaggio definitivo di rifiuti (discariche).
Docente: Massimiliano Nart
Durata: 11 ore
Corsi:
Concetti introduttivi dei materiali geosintetici applicati all’ingegneria delle costruzioni
Il drenaggio delle opere geotecniche/ambientali mediante geocompositi sintetici
Il miglioramento delle proprietà geotecniche dei terreni mediante rinforzi geosintetici