DFLOWZ e FLOW-R, strumenti di calcolo freeware per la valutazione delle aree suscettibili ai fenomeni da debris flow

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In merito alla valutazione delle aree di espansione delle colate rapide di detrito e all'utilizzo di strumenti di calcolo freeware, riportiamo con maggior dettaglio quanto indicato nel volume "Protocolli di acquisizione ed elaborazione dati relativi alle attività di Microzonazione Sismica di livello 3 in Italia Centrale", nato dall'esperienza maturata dai ricercatori afferenti al Centro per la Microzonazione Sismica e le sue applicazioni a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l'Italia centrale a partire dal 24 agosto 2016.

 

DFLOWZ

"Si tratta di un'applicazione gratuita che fornisce una valutazione preliminare dell'area potenzialmente inondata da un flusso di detriti. Il metodo si basa inizialmente sul modello empirico-statistico proposto da Iverson et al. (1998) per prevedere le aree interessate dall'invasione a partire dal volume della colata (Modello LAHARZ). Il modello si basa sulla semplice osservazione che maggiore è il volume delflusso, maggiore è l'area delflusso trasversale e l'area planimetrica inondata. Sono stati studiati coefficienti che possano essere considerati di validità generale per i flussi di detriti non vulcanici, poiché non è stata rilevata alcuna differenza sistematica tra i set di dati raccolti in diversi ambienti geologici. La mobilità dei flussi di detriti è sicuramente influenzata dal contenuto di acqua, dalla distribuzione dei granuli o dalla disponibilità di detriti, ma queste differenze sono mascherate dalla dispersione dei dati a causa delle incertezze di misurazione".

DFLOWZ

Sito web
Reference paper: Berti M., Simoni A. (2014). DFLOWZ: a free program to evaluate the area potentially inundated by a debris flow. Computers & Geosciences, 67, 14-23. Link
 

FLOW-R

"Si basa su un modello numerico semi-empirico che utilizza algoritmi fondati su ipotesi semplificate che, trascurando completamente il volume dell'evento, permette una stima della pericolosità anche a livello regionale. Il modello è stato sviluppato da alcuni ricercatori dell'Università di Losanna (Svizzera) ed è stato applicato con buoni risultati a diversi casi studio, mostrandosi utile non solo per la modellazione dei debris flow, ma anche per altri pericoli naturali quali valanghe, caduta massi e alluvioni.
Si suggerisce questo mezzo di calcolo per la sua relativa semplicità di utilizzo; infatti, l'unico dato strettamente necessario è rappresentato dal modello digitale del terreno (DTM), fornito in formato ASCII.
...Gli output del modello sono costituiti da tre layer raster in formato ASCII: uno in cui sono evidenziate le aree sorgente, uno che mostra la massima energia cinetica del debris flow in ogni singola cella, e uno che mostra la probabilità di propagazione di ogni singola cella".


FLOW-R

Sito web
Reference paper: Horton, P., Jaboyedoff, M., Rudaz, B., and Zimmermann, M.: Flow-R, a model for susceptibility mapping of debris flows and other gravitational hazards at a regional scale, Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 13, 869-885, doi:10.5194/nhess-13-869-2013, 2013. Link
 
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