Quadro sinottico della normativa antisismica delle Regioni italiane

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Inviato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome al Presidente della VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei deputati, Ermete Realacci, il quadro sinottico della normativa antisismica delle Regioni italiane. Gli ultimi eventi sismici verificatisi tra agosto ed ottobre 2016 nei territori del Lazio, dell'Abruzzo, delle Marche e dell'Umbria hanno determinato l'esigenza di procedere ad una ricostruzione delle principali normative regionali adottate in materia antisimica.

Ai fini della riduzione del rischio sismico e conformemente a quanto previsto dal D. P. R. 6 giugno 2001, n. 380, quasi tutte le Regioni italiane, allo scopo di garantire una maggiore tutela della pubblica incolumità e della prevenzione sismica, hanno adottato della apposite leggi regionali, con cui sono state ripartite le funzioni in materia sismica, riorganizzate le Strutture tecniche competenti, ma soprattutto sono stati disciplinati in maniera sostanzialmente uniforme i procedimenti di autorizzazione sismica, le procedure di vigilanza e di controllo sulle opere e le costruzioni nelle zone sismiche, le modalità specifiche di repressione delle violazioni e di applicazione delle sanzioni, nonché l'obbligo di verificare preventivamente la compatibilità degli strumenti urbanistici e di pianificazione comunale, in formazione o in modifica, con le condizioni geomorfologiche del territorio.
Il corpus normativo si presenta piuttosto complesso e variegato, l'analisi pertanto si è incentrata a partire dalle seguenti normative:

1) MOLISE: L. R. 9 settembre 2011, n. 25, recante disposizioni sulle "Procedure per l'autorizzazione sismica degli interventi edilizi e la relativa vigilanza, nonché per la prevenzione del rischio sismico mediante la pianificazione urbanistica";
2) BASILICATA: L. R. n. 38/1997, contenente "Norme per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di difesa del territorio sismico";
3) EMILIA- ROMAGNA: L. R. n. 19/2008, che detta "Norme per la riduzione del rischio sismico", modificata dalla L. R. n. 6/2009 sul governo e la riqualificazione solidale dei territori;
4) CAMPANIA: L. R. n. 8/1983, come modificata da ultimo dalla L. R. 9 maggio 2016. n. 10;
5) LIGURIA: L. R. n. 29/1983, come modificata dalla L. R. n. 11/2013;
6) CALABRIA: L. R. n. 37/2015, come modificata da ultimo dalla L. R. n. 16/2016, non ancora pienamente in vigore in quanto si attende l'approvazione del relativo regolamento di attuazione;
7) FRIULI VENEZIA GIULIA: L. R. n. 16/2009, contenente "Norme per la costruzione in zona sismica e per la tutela fisica del territorio";
8) LAZIO: Regolamento regionale n. 14/2016, recante "Disposizioni per lo snellimento e la semplificazione delle procedure per l'esercizio delle funzioni regionali in materia di prevenzione del rischio sismico e di repressione delle violazioni della normativa sismica";
9) LOMBARDIA: L. R. n. 33/2015, che detta "Disposizioni in materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche", cui ha fatto seguito la D. G. R. n. 5001/2016, che indica le linee di indirizzo e coordinamento per l'esercizio delle funzioni assegnate ai Comuni, in forma singola o associata;
10) UMBRIA: L. R. n. 1/2015, Testo Unico sul Governo del territorio e materiale correlato, con cui è stata abrogata la precedente L. R. 27 gennaio 2010, n. 5, ma sono stati fatti salvi tutti gli atti di indirizzo ad essa riferibili, riconosciuti come ancora compatibili anche con il nuovo T. U. e, quindi, segnatamente le Deliberazioni della Giunta Regionale nn. 165-171 del 20 febbraio 2012, nonché la D. G. R. n. 325 del 27 marzo 2012; 6
11) VALLE D'AOSTA: L. R. n. 23/2012, contenente la "Disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche", successivamente integrata dalla D. G. R. n. 40/2014;
12) MARCHE: L. R. n. 17/2015, recante "Disposizioni in materia di microzonazione sismica";
13) ABRUZZO: L. R. n. 28/2011, recante "Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche", modificata dalla L. R. 20 ottobre 2015, n. 32, con cui sono state attribuite a Regioni e Comuni le funzioni in materia antisismica

 
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