Il geologo Consulente Tecnico d'Ufficio (CTU), competenze ed opportunità

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Il Geologo ha fra le sue opportunità di lavoro quella di ricoprire il ruolo di esperto del Giudice nel processo; per poter essere incaricati come CTU è necessario iscriversi all'albo del Tribunale del luogo in cui il tecnico ha la residenza e avere:

  • competenza tecnica nella materia specifica; ossia una conoscenza approfondita della materia testimoniata da un adeguato curriculum di studio e professionale e supportata da aggiornamento continuo e specifico;
  • possedere una specchiata condotta morale; che si esplicita ovviamente nel non essere incorso in condanne civili o penali ma anche nel non aver riportato sanzioni amministrative o disciplinari;
  • essere iscritto nel rispettivo Ordine professionale.

L'iscrizione avviene a seguito di provvedimento da parte del Presidente del Tribunale con l'ausilio di uno specifico Comitato composto dal medesimo, dal Procuratore della Repubblica e da un professionista nominato dall'Ordine professionale.
 

Cosa deve fare il CTU?

L'obiettivo principale del Consulente Tecnico d'Ufficio è quello di rispondere ai quesiti formulati dal Giudice. Per questo occorre individuare concretamente l'oggetto delle domande (etim. "Ciò che si presenta alla vista, tutto ciò che serve di materia ad una scienza o ad un'arte, il fine, lo scopo"), raccogliere e studiare approfonditamente i dati disponibili e i fatti concreti sempre operando in scienza e coscienza.
Non bisogna però dimenticare che il CTU è un tecnico che interviene in ambito giurisdizionale pertanto deve possedere, oltre a specifiche competenze scientifiche, anche conoscenze di procedura legale. Il giuramento davanti al Giudice gli fa assumere il ruolo di Pubblico Ufficiale e lo investe di responsabilità che lo espongono a provvedimenti disciplinari, civili e penali, qualora, ad esempio, violasse il principio del contraddittorio o del diritto alla difesa.
 

E nello specifico il CTU Geologo?

Quando il problema che ha dato origine al contenzioso verte su temi legati alla geologia (in senso lato) la raccolta delle informazioni necessarie per rispondere alle domande poste dal Giudice può essere molto ampia, i modelli da ricostruire possono risultare ancor più vasti dell'area interessata dal problema in causa, le componenti naturali coinvolte possono essere estremamente numerose. Pertanto, per rispondere ai quesiti, può dover essere necessario ampliare il proprio orizzonte d'analisi sia rispetto allo spazio che al tempo, osservando tutte le trasformazioni e i cambiamenti che si sono prodotti nel sistema fisico e naturale preso a riferimento.
Per non dimenticare nulla può essere d'aiuto disporre di un adeguato schema di lavoro come quello riportato nella figura seguente in modo tale da programmare tutte le attività necessarie per svolgere correttamente e completamente la fase peritale; qui sono riportati i passaggi principali e le fasi cruciali che il CTU affronterà:
 

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Schema di lavoro delle attività necessarie per svolgere correttamente la fase peritale.

 

Come dovrebbe essere una Perizia Tecnica?

La perizia tecnica che costituisce la CTU, avendo come primi lettori i consulenti tecnici di parte, è un elaborato che deve essere costruito secondo i protocolli della pratica professionale utilizzando il linguaggio proprio della comunicazione tecnico-scientifica. L'elaborato è redatto secondo la sintassi tecnica specifica ma deve contenere anche elementi illustrativi e chiarificatori per le altre parti coinvolte nella valutazione giuridica, primi fra tutti il Giudice ed i Legali delle parti.
Per far ciò può essere corredata da schemi grafici, esempi descrittivi e utilizzare le più varie tecniche di comunicazione, ovviamente senza scadere in una deriva semplicistica; deve tendere dalla necessità di "comunicare qualcosa" all'obbiettivo di "comunicare con qualcuno".
È comunque prioritario che rispetti l'etica della comunicazione illustrando le analisi e i risultati ottenuti nel rispetto delle evidenze di fatto al di là delle interpretazioni avendo alla base un resoconto accurato, completo e onesto del percorso che ha condotto ai risultati, una valutazione della loro affidabilità e perfino la menzione dell'avvallo o delle critiche formulate dalle altre figure tecniche presenti al contraddittorio.
 

Ma conviene assumere l'incarico di CTU?

Tale ruolo di responsabilità, a cui compete un importante valore civico, è ritenuto spesso ed erroneamente, "mal pagato"; al contrario risulta compensato economicamente in modo assolutamente adeguato se nella redazione della parcella non ci si riferisce alle "vacazioni", ossia al tempo ritenuto necessario allo svolgimento dell'incarico,  ma al valore del bene o di altra utilità oggetto dell'accertamento.
La norma prevede infatti che il CTU sia compensato per la sua prestazione professionale dal D.P.R. 115/2002 (artt. 49-57) e dal D.M. 182/2002, e per quanto riguarda il Perito Geologo ci si riferisce nello specifico agli art. 2, 11, 12, 14 e in particolar modo all'art. 19 che recita: "Per la perizia o la consulenza tecnica in materia di geomorfologia applicata, idrogeologia, geologia applicata e stabilità dei pendii spetta al perito o al consulente tecnico un onorario da un minimo di € 241,70 ad un massimo di € 4.852,11".

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