Parte il Programma Nazionale di Esplorazione Mineraria in Italia

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È ufficialmente iniziato il Programma Nazionale di Esplorazione Mineraria, coordinato da ISPRA, per mappare e valorizzare le risorse minerarie italiane, cruciali per la transizione ecologica.

Con un budget di 3,5 milioni di euro e 15 unità operative attive su tutto il territorio, l'obiettivo è costruire una mappatura aggiornata delle potenzialità minerarie italiane, integrando dati storici con nuove analisi geologiche, geochimiche, geofisiche e tecnologiche avanzate, inclusa la radiografia muonica e l'intelligenza artificiale per l'elaborazione dei dati. Questi studi sono fondamentali per identificare la presenza di numerose materie prime critiche e strategiche secondo la Commissione Europea, tra cui litio, boro, grafite, rame, manganese, terre rare, tungsteno, e altri minerali essenziali per la transizione ecologica e lo sviluppo industriale sostenibile.

Le aree di indagine sono state selezionate tra le più promettenti dal punto di vista geologico. Per esempio, nel Nord-Est si cercheranno fluorite, barite e terre rare; in Piemonte e Liguria si approfondirà la conoscenza di metalli del gruppo del platino, rame, manganese e grafite; nel Centro Italia focus sul litio e sui depositi di antimonio e magnesio; nel Sud Italia indagini su litio e minerali industriali; infine in Sardegna, storica regione mineraria, verranno esplorati diversi minerali industriali e metalliferi.

I dati raccolti saranno inseriti nel Database Minerario Nazionale GeMMA, a disposizione di istituzioni e investitori. In parallelo, il progetto PNRR URBES studia anche i depositi di rifiuti estrattivi abbandonati per aggiornarne la gestione ambientale. Questa iniziativa ha l'obiettivo di supportare l'economia verde e l'autonomia nelle materie prime.
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