Il Geographic Information System (GIS) nella gestione dei geodati

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Il termine geoprocesso deve essere sempre considerato in senso molto ampio. Si tratta di uno processo in grado di trasformare l'informazione originale, o comunque iniziale, in un nuovo dato, per il quale sono state eseguite operazioni numeriche oppure geometriche.

In QGIS esistono numerosi strumenti che vengono classificati come strumenti di geoprocessing, per i quali è possibile individuare due grandi famiglie. Trattasi dei geoprocessi vettoriale e dei geoprocessi raster.

I geoprocessi vettoriali consentono di trasformare un dato vettoriale di partenza, quindi un elemento caratterizzato da una primitiva che può essere un punto, una linea oppure un poligono in una nuova struttura, estratta grazie alle relazioni spaziali che esistono con altri geodati oppure agendo su un dato singolo.

I geoprocessi raster invece agiscono diversamente ma consentono di eseguire operazioni su elementi di natura differente ovvero caratterizzati da una primitiva che è il pixel.

Qgis geoprocessi vettoriali e raster

Tali operazioni permettono di caratterizzare non solo geomorfometricamente un ambiente, collocandosi quindi come strumento essenziale per la comprensione del territorio, ma anche di eseguire operazioni in relazione con elementi vettoriali, come per esempio il ritaglio di un raster rispetto ad una maschera vettoriale.

I geoprocessi non sono comunque l'unico strumento nei GIS in grado di implementare l'informazione. È importante sottolineare anche gli strumenti di joint ovvero le unioni che possono avvenire sia dal punto di vista tabellare, quindi individuando dei campi omologhi tra due tabelle oppure dal punto di vista spaziale creando questa unione sulla base delle relazioni spaziali tra due elementi vettoriali.

Quanto elencato chiarisce le potenzialità che possono essere integrate in questi sistemi di gestione geografica ponendoli non solo come utili mezzi per la produzione cartografica, ma anche in grado di trasformare il dato di partenza per adattarlo e valorizzarlo in relazione al contesto e la necessità di utilizzo.

Oltre alla creazione di nuovi strati informativi a partire da dati esistenti attraverso i geoprocessi, QGIS contiene al suo interno numerose funzioni di editing grafico avanzato che permettono al cartografo di non incorrere in fastidiosi errori di natura topologica e quindi di generare un dato corretto anche da questo punto di vista.

Qgis, i servizi OGC, wms, wfs nei geoportali


Tali processi agiscono sulla cosiddetta tabella degli attributi, ovvero il collegamento del dato geografico con il suo database, contenente le informazioni descrittive dello stesso.

Gran parte dei procedimenti e delle implementazioni avvengono proprio all'interno della tabella degli attributi, la quale consente di arricchire il dato geografico non solo con campi testuali compilabili, ma anche attraverso la costruzione di attributi geometrici legati alle peculiarità spaziali e geografiche dell'elemento.

Il concetto di informazione georiferita rimane sempre l'elemento cardine del software che consente anche di proiettare una determinata immagine, priva per l'appunto di sistema di riferimento, in un contesto geografico grazie al riconoscimento dei cosiddetti punti omologhi.

Lo strumento in grado di operare questa funzione è il georeferenziatore raster, anch'esso implementato all'interno del software QGIS.

Il reperimento dell'informazione rappresenta un'ulteriore punto di forza del software GIS, infatti una grande quantità dell'informazione viene fornita sottoforma di servizio OGC, quindi sottoforma di dato vettoriale oppure raster per il quale l'accesso viene garantito come WMS (web Map Service), oppure WFS (Web Feature Service).

Tali strutture di dati sono generalmente contenute all'interno dei geoportali che forniscono l'URL per l'accesso attraverso una serie di servizi naturalmente contenuti all'interno del software QGIS.

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